SUONI DI GUARIGIONE

“Chi conosce la musica , conosce l’origine dell’universo” Inayat Khan

“In principio era il suono” è scritto nelle Upanishad. Si dice che il canto abbia origine dai suoni della natura, la sua frequenza ci riporta all’origine, ci connette con il nostro centro e il centro dell’universo. Nel coro e nella voce di gruppo perdiamo la dimensione individuale per diventare parte del tutto e della vibrazione sonora, la cui essenza è la luce. In molte tradizioni si insegna che il suono è la porta per il “Divino” e che tramite la sua organizzazione, la musica, possiamo entrare in contatto con le dimensioni più elevate di noi stessi e della nostra esistenza.
Nel seminario prenderemo consapevolezza del respiro e della presenza nel corpo per arrivare a percepire che tramite la voce libera possiamo incontrare la nostra anima, il nostro vero Sè. L’incontro dei suoni del gruppo è uno scambio di conoscenza con gli altri e con il mistero dell’universo. Ogni voce è unica e irripetibile. Scoprire le infinite possibilità della propria Voce, è l’inizio della strada della conoscenza di sè e della nostra “missione nel mondo”. La parola Guarigione, deriva da “vedere”; aprire la visione della percezione ci risveglia da “Avidya”, la non-conoscenza. Il suono puro, le vocali o la recitazione dei mantra, attiva in noi la memoria del corpo e apre a nuove dimensioni della nostra vita; tramite il suono possiamo contattare la dimensione armonica, il centro dell’esistenza. Essere in armonia è la prima forma di guarigione, e corrisponde ad una sensazione di benessere e di riconoscimento del proprio posto nel mondo, dove tutto ha un ordine e segue la struttura sacra dell’esistenza che è alla base dell’origine di ogni cosa, la geometria sacra, ovvero la chiave dell’universo. La Musica in origine racchiudeva queste conoscenze armoniche, aveva un valore essenziale per il suo potere terapeutico ed era considerata la più elevata tra le arti.
La via della cura passa attraverso il riconoscimento delle difficolta lungo il percorso che ci limitano nella ricerca della felicità; molte sono le strade trovate nelle diverse tradizioni per superare o sciogliere questi ostacoli, tra questi il mantra, che libera la mente, il canto, l’offerta, il coro e la scoperta dei suoni armonici che ci connettono con le frequenze di vita più elevate.
Il percorso del seminario propone pratiche di respirazione, “pranajama”, e purificazione, “Jorei”, esercizi per liberare la voce e scoprire nuove dimensioni della propria espressione, pratiche di cura in coppia con la voce e con il contatto delle mani. Tecniche di canto armonico e corale per sentire la connessione con l’universo. Tecniche vocali ispirate agli animali di canto sciamanico e tribale.
Il suono di gruppo sarà la nostra prima medicina, ovvero tramite il coro, diventare una sola voce, un solo suono. Nelle pratiche in coppia sperimenteremo il gioco tra le voci, la pratica con il contatto delle mani e la vibrazione del suono come forma di cura e auto massaggio.
Nei Canti tribali ritroveremo il senso di unità con gli altri, nella bellezza delle differenze di ognuno diventare un solo canto, una sola voce. Oppure le voci di tutti che sostengono l’unicità di un cantante che a turno diventa il solista.

“Tu non sei una goccia nell’oceano: tu sei l’oceano in una goccia” Jalāl al-Dīn Rūmī